Convinti che siamo al mondo per ascoltare e raccontare storie, ci è venuta voglia di raccontarvi persone che ci piacciono e, attraverso alcune domande, presentarvele ciascuna con il suo originale movimento psicoespressivo che le ha portate a realizzare qualcosa di bello e unico, ognuno a modo suo!
La prima intervista è a Silvia Lombardo, autrice, sceneggiatrice e giornalista.
“La vita è una tragedia in primo piano, ma una commedia in campo lungo” (C. Chaplin).
Con questa frase Silvia si presenta nel suo sito e d è un pensiero che rappresenta davvero bene la sua concezione della vita. Armata di ironia ha più volte saputo trasformare le difficoltà in storie che fanno riflettere divertendo. La dimensione precaria delle vite di una larga fetta della nostra genereazione è racontata ne “La ballata dei precari” libro edito da Miraggi edizioni; narratrice multimediale Silvia racconta il precariato anche in un film, realizzato a costo zero da precari con impegno e tanta ironia. Ecco il trailer:
Quali sono le difficoltà del tuo lavoro?
Silvia: Scrivere presenta molte difficoltà, prima fra tutte di essere ancora un lavoro poco riconosciuto, tenuto in considerazione e remunerato nonostante tutto ciò che ci circonda sia narrazione. Lo storytelling è molto più che fare lo scrittore bohemien rinchiusi in una soffitta angusta: esige preparazione, aggiornamento continuo, e un po’ di fiuto per capire come campare mentre si aspetta di scrivere il prossimo libro che si spera troverà posto su qualche scaffale.
Scrivi perchè?
Silvia: Perché avevo due nonne che non si facevano gli affari loro e raccontavano, raccontavano, raccontavano. Purtroppo è un “male ereditario”, che aumenta le sue possibilità di esplodere se la tua vita non viaggia per strade lineari. Mia nonna materna, pur non avendo fatto grandi studi, aveva un incredibile senso della narrazione e io subivo molto il fascino di questi racconti. Ascoltarle mi ha insegnato a guardare le cose col senno di poi, come se me le immaginassi raccontate da qualcuno quarant’anni dopo.
C’è una persona alla quale ti ispiri?
Silvia: Beh, una sola mi sembra difficile. Ovviamente l’ispirazione cambia in continuazione e si accresce, mano a mano che entri in contatto con persone nuove e per fortuna straordinarie. Una mattina può essere Charlie Chaplin, un attimo dopo magari penso a mia nonna. Un periodo posso appassionarmi agli scritti di Roman Gary e poi magari sentirmi ispirata pensando alla me di quando avevo 6 anni. L’ispirazione è una strada tortuosa, folle, che segue una musica tutta sua e, purtroppo, non ti sta quasi mai a sentire…
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Silvia: Al momento ho in progetto di riposarmi un po’ in realtà, ogni tanto ci vuole. Tengo insieme 5-6 lavori e a un certo punto bisogna fermarsi e capire che direzione prendere. Ho un po’ di progetti di web serie, ma mi piacerebbe molto passare un’estate calma per dedicarmi alla scrittura, magari a un secondo libro. Non vi preoccupate: come al solito non sarà niente di serio.
Curiosità: Non tutti sanno che Silvia prepara degli ottimi pancake...cercheremo di avere la ricetta! ^_^
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