Tutto ciò che pensiamo e facciamo parla di noi, del nostro originale movimento psicoespressivo, che è, appunto, l’insieme di ogni nostro atto, dal gesto più piccino, alla manifestazione comportamentale più eclatante, dal più piccolo moto interiore di cui non abbiamo neppure consapevolezza alle emozioni più intense.
Anche le letture che preferiamo parlano di noi. Questo è stato evidenziato da uno studio di Schuttle e Malouff del 2004. Questa ricerca evidenziò che letture classiche e pagine culturali dei quotidiani erano indicatori di apertura mentale. Letture scientifiche mostravano insieme all’apertura mentale anche scrupolosità.
Chi legge, invece, stampa scandalistica risulterebbe più conservatore, mostrando pure un livello di estroversione sopra alla media. In effetti chi è assetato di gossip è molto interessato al mondo che lo circonda!
Uno studio del 2005 compiuto in Olanda ha confermato che le persone più “aperte” risultava culturalmente più attive, i cui interessi però non riguardano romanzi d’amore e serie televisive che invece piacciono di più a soggetti più chiusi e inquieti, probabilmente per gli effetti consolatori di questi generi.
Dunque ponendo attenzione ai nostri gusti letterari e a quelli di chi ci è vicino possiamo conoscerci meglio e capire meglio chi ci è accanto.
(Fonte dei dati: Christiane Gelitz)
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