Oggi vogliamo presentarvi un movimento psicoespressivo originale e colorato, quello di Adriana Iannucci, arteterapeuta e illustratrice freelance.
L’arte è un mezzo comunicativo straordinario che
permette di liberare le emozioni, anche quelle più nascoste. I bambini riescono straordinariamente ad esprimersi attraverso questo mezzo, mentre spesso, una volta diventati adulti, ci dimentichiamo di quanto il disegno, non necessariamente figurativo, aiuti l’espressione del sé. Il gesto grafico è un importante movimento psico-espressivo che lascia una traccia che può essere conservata, soprattutto per se stessi, ma anche per comunicare qualcosa al mondo.
Adriana ha saputo conservare dentro di sé quella bambina che amava disegnare trasformando la sua passione in un mestiere bellissimo.
Disegni perchè?
Adriana: Tutto ebbe inizio all’età di sei anni, ricordo che avevo sempre a disposizione carta, colori di ogni genere, forbici colla. Ero sempre pronta a creare qualcosa ed ogni mio errore nel disegno per me corrispondeva ad una persona da me poco gradita. Ricordo che il mio disegnare aumentò e pian piano la forma sparì! Cos’è che non vedevo più? Cos’è che avevo perso? Col tempo capii di aver perso “l’oggetto d’amore”: l’evento scatenante era stato il ricovero urgente di mia madre in ospedale. Ricordo che non piansi a differenza delle mie sorelle e fratello , non provavo nessun dolore apparentemente, i miei disegni parlavano per me e non hanno mai smesso!
Adriana: I miei disegni hanno un “leitmotiv”: La Bambina Regina, vestita di giallo e di rosso , dai capelli lunghi, ma a volte anche corti, ed una bella corona, spesso disegnata a braccia aperte e in punta di piedi, per scrollarsi di dosso la pesantezza del mondo che alle volte vive. Solo aprendo le braccia e in punta di piedi esprime al meglio il suo senso di libertà e leggerezza. E’ leale, coraggiosa, schietta e spontanea nei suoi modi e pensieri, come ogni bambino. La corona è il simbolo della mia parte adulta che protegge la “bambina” interiore.
Qual’è la tecnica che preferisci?
Adriana: Sono diverse le tecniche che preferisco, ma parto spesso da una campitura in acquerello per poi aggiungere i pastelli, in questo caso l’acquerello mi serve per avere una visione totale dello spazio su cui lavorare, i pastelli mi permettono di “entrare” nel dettaglio. Alle volte mi piace usare anche i pastelli ad olio, lì sento la “materia” che può essere dissolta e sfumata con essenza di trielina, è un modo per alleggerire la pesantezza della materia.
Quali sono i tuoi autori preferiti?
Adriana: Gli autori che preferisco sono diversi: Sartre e Pessoa insieme ad Italo Calvino rappresentano la mia Bibbia, importanti per me anche le pagine di Moravia. Per quanto riguarda gli autori per ragazzi non posso non citare Rodari, mi ha permesso da piccola di viaggiare con la fantasia, allontanandomi dalla realtà poco piacevole, fino ad arrivare ai giorni attuali in cui ho conosciuto, da poco, Alfredo Stoppa, nelle sue parole per me evocative del “tempo”.
(Tutte le illustrazioni sono state gentilmente concesse da Adriana Iannucci per questo post).
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