I fiori sono un esempio anch’essi di movimento psicoespressivo.
Ciascun fiore ha una sua forma, un suo propio modo di crescere, una modalità specifica per i semi, ha, insomma, un “gesto” specifico.
Così il luogo dove il fiore nasce, ci dice il tipo di terreno che gli è più congeniale, quindi di che caratteristiche ha necessità quel fiore.
Dunque in base a dove nasce, come cresce, come è fatto, come si riprodue e quanto vive un fiore ci dice tutto di sé.
Bach scelse i fiori in base a caratteristiche specifiche. Un fiore da un certo contributo in base ai suoi attributi, le sue caratteristiche fisiche e funzionali. Capire il “gesto” del fiore indica per chi è quel fiore.
Ogni anima è su questa Terra per uno scopo specifico, personale. Può incontrare ostacoli e evolvere o bloccarsi. In questo secondo caso si generano disarmonie. Così una persona può non riuscire a realizzare il suo scopo e avere bisogno di aiuto per “riarmonizzarsi”.
I fiori scelti dal dottor Bach agiscono per questo scopo: permettere ad un’anima di realizzare se stessa.
Curiosità: In questi giorni si tiene a Londra il Chelsea Flower Show 2014, che meraviglia!