I genitori di duenni e dintorni non possono fare a meno di conoscerla, forse, in taluni casi, non possono fare a meno di lei: la maialina più famosa del carton regno: Peppa pig.
Ammetto senza difficoltà che mi piace molto, l’importante, ma questo non dipende da Peppa in particolare, è che i bambini non esagerino nel guardare troppi cartoni.
Graficamente mi piace perchè nella sua semplicità è caratterizzato alla perfezione ogni personaggio. I personaggi sono tratteggiati da
poche, essenziali linee, gli anziani per es. hanno il contorno del viso ondulato e questo basta a rappresentarne l’età avanzata, oppure ancora un piccolo cambio di colori fa la differenza, quando George, il fratellino di Peppa Pig prende il raffreddore i cerchietti che ne definiscono gli occhi si fanno più scuri e subito assume un’espressione malaticcia.
La semplicità fa si che i bambini anche molto piccoli lo trovino chiaro e comprensibile e che bimbi appena più grandi siano in grado di riprodurre graficamente i loro personaggi preferiti.
Riguardo i contenuti, vengono raccontate storie semplici mai noiose, che aiutano i piccini a capire e riconoscere le azioni quotidiane. La sua ricchezza sta però, secondo me, nel farsi veicolo di un messaggio molto positivo anche verso i grandi: vivere una genitorialità dolce.
Porsi verso i bambini in maniera dolce, comprensiva, avere attenzione alle loro emozioni, ai loro stati d’animo, non lasciare inascoltati i loro piccoli, grandi malesseri. Insegnare e dare le regole con la giusta fermezza, senza mai dimenticare di riconoscere l’individualità di ogni bambino, la sua importanza. Mostrare che c’è un modo di reagire anche alle “marachelle” che non fa perdere il contatto con il bambini, che non ci allontana rendendoci troppo adirati verso di loro. Offire un modello di genitorialità dolce è davvero positivo e Peppa Pig si merita il successo che ha!