Abbiamo da poco attraversato il solstizio invernale. Giornata che ha segnato con la notte più lunga dell’anno, almeno da calendario, l’avvio della rinascita della luce, festeggiata proprio in questi giorni, più o meno consapevolmente, con le festività natalizie.
L’inverno è la stagione in cui la natura va a riposo, la terra è dormiente, tutto è apparentemente immobile.
L’acqua è l’elemento
legato a questa stagione, rappresenta uno stato dell’essere passivo, basti pensare che un liquido assume la forma del suo contenitore, ma anche elemento vitale, solo all’apparenza statico, da cui tutto ha avuto vita.
L’acqua è indispensabile alla vita, tutti noi prendiamo vita in un ambiente acquatico, possiamo pensare all’acqua come alla radice della vita.
Siamo in inverno. Stagione del riposo della terra, del freddo, del buio. E’ vero che a poco a poco le giornate torneranno ad allungarsi, ma queste sono le settimane più fredde e buie dell’anno.
Nel tempo sono mutate le condizioni sociali, culturali, economiche e tecnologiche di vita, tuttavia questa resta la stagione legata alla paura.
Possiamo collegarvi un’atavico timore di non superare la stagione fredda, legato quindi alle condizioni avverse alla sopravvivenza che comporta l’inverno.
La paura è un’emozione di base legata alla sopravvivenza, mi fa paura ciò che mi mette in pericolo. E’ un’emozione necessaria, la più basilare, poichè ci mantiene in vita mettendoci in allarme e facendoci evitare ciò che mette a rischio la nostra vita.
Secondo la teoria delle cinque fasi, gli organi correlati a questa fase e a questo tipo di stato emotivo sono i reni. I reni in MTC rappresentano la nostra riserva di energia.
I reni hanno funzione di filtro per il nostro organismo, eliminando sostanze nocive. Inoltre, a livello renale avviene la sintesi di importanti ormoni, ad es. la renina importante per il bilancio del sodio. Il rene svolge pure l’importante funzione di regolazione dell’acqua nel corpo.