Le parole che usiamo non sono mai casuali, anche quando non poniamo attenzione alla loro scelta, anzi, forse, soprattutto in quei casi.
Portano un significato, inoltre a seconda della familiarità e dell’esperienza che abbiamo con determinate parole, queste assumono oltre al loro significato generale anche un significato personale.
Potremmo aver pronunciato un certo termine in una situazione che ha avuto per noi una connotazione emotiva, negativa o positiva, talmente forte, che da quel momento quella parola perde neutralità nel nostro vocabolario.
Le parole si colorano così delle emozioni di cui abbiamo fatto esperienza pronunciandole e in futuro porteranno con sé questo colore.
A volte, quando la situazione lo richiede, facendo anche magari grande sforzo, ci prepariamo un discorso importarte, ci mettiamo in mente cosa dire e forse anche che parole utilizzare. Questo può accadere in campo lavorativo o in una situazione privata. Certi momenti, certi contenuti richiedono preparazione. Questo da un lato mette in campo molte emozioni ed è proprio per questo che ci prepariamo con anticipo, per saper cosa dire quanto sarà il momento, un momento che può non essere facile da affrontare per molti motivi, magari dover interrompere un rapporto lavorativo o personale. Dall’altro proprio perchè ci “prepariamo” un discorso, riflettiamo su cosa dire, per esprimere al meglio il nostro punto di vista, magari con attenzione a non ferire l’altro, in tal modo mettiamo in campo la razionalità, la sfera cognitiva vuole supportare lo stato emotivo.
Nella quotidianità, invece, non siamo soliti, generalmente, preparare quel che diremo. Allora se riusciamo per un periodo a porre attenzione alle nostre parole, magari scopriamo che usiamo in genere sempre determinati termini. Certi verbi, sostantivi e aggettivi diventano caratteristici del nostro vocabolario. Magari si tratta di parole particolari che ci portiamo dietro perchè erano quelle che ascoltavamo di più sin da bambini, oppure perchè sono entrate nel nostro vocabolario in fasi di vita importanti o durante esperienze che ci hanno particolarmente influenzato.
In ogni caso, le parole che usiamo fanno parte di noi. Sono anch’esse parte del nostro movimento psicoespressivo.
C’è chi ha espressioni sempre molto compite, anche nel privato. Chi invece usa termini coloriti, chi usa molte parole mutuate da campi particolari e le applica anche altrove, ad esempio chi usa termini da cucina un po’ per ogni cosa, ci è capitato di sentir dire “te lo sei cucinato per bene!” riferito ad una persona e così via.
Proviamo a far attenzione al tipo di parole che usiamo. Esse parlano di noi. Raccontano chi siamo forse più di quel che diciamo in sé.
Vero…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ho pubblicato sul blog un post proprio per condividere e confrontarmi sul tema della comunicazione, e di come in passato ho “subito un karma negativo” dovuto al mio modo di parlare poco attento a quello che dicevo, e come lo dicevo. Insomma, ho avuto un sacco di problemi che mi hanno procurato non poche tensioni interpersonali. Sicuramente, se anni fa avessi letto questo tuo bellissimo articolo, oggi avrei potuto tenermi stretta qualche amicizia in più…Questo per dire, quanto è importante porsi correttamente, molto più di quanto si creda.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Mi fa davvero molto piacere che questa riflessione sia condivisa!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Parole fredde, parole calde, parole tenere… Non esistono parole neutre. Il tuo post è molto utile, grazie
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie a te!
"Mi piace""Mi piace"
Pingback: Creatività e benessere – movimento psicoespressivo
Pingback: Organizzarsi la vita – movimento psicoespressivo