Secondo il matematico americano Hugh Everett III esistono molti mondi. Presentò la sua teoria negli anni ’50 e, come è ovvio supporre, non venne preso in considerazione dalla comunità scientifica, tanto da abbandonare la carriera accademica.
Partendo dalle teorie della meccanica quantistica, Everett studiava la capacità delle particelle di esistere in più luoghi diversi. In una misurazione quantistica ogni universo si dividerebbe in molti universi paralleli, dando vita a quello che è stato chiamato “multiverso”.
Questo ci fa pensare assolutamente a qualcosa di fantascientifico: l’esistenza di mondi paralleli. Qualcosa di fantascientifico che però viene studiato dalla scienza, dalla fisica, una scienza cosiddetta dura, che in epoca recente ha dovuto, a quanto pare, abbandonare la granitica certezza in favore della liquida possibilità.
Detta in maniera molto semplice, anche perchè è così che sono riuscita ad capirla intendendomi di fisica quanto un bambino di tre anni di corsa ad ostacoli, quando agiamo compiamo una decisione e la strada che intraprendiamo è una delle tante opzioni possibili, sarebbe a dire che esistono tante realizzazioni possibili, non solo quella che compiamo in questo mondo. Vale a dire che le altre possibilità si realizzerebbero in altri mondi paralleli.
Avete mai visto il film Sliding doors? Ecco, qualcosa di simile è ciò che verrebbe previsto da queste teorie.
Quante vite potrebbero aver preso vita dalle mie “non scelte”? Impossibile dirlo!
Se a 13 anni avessi intrapreso una scuola artistica come desideravo fare? Se dopo il liceo scientifico, che invece ho fatto, anzichè svoltare a psicologia, avessi continuato giurisprudenza? Se invece di un master in grafologia avessi fatto un corso di pasticceria? Se anzichè favole avessi scritto un libro ironico sulla mia vita? Forse posso ancora fare tutto, o forse tutto si è perfettamente compiuto altrove! Una cosa è certa: mi viene una voglia matta di iniziare a fantasticare su tutte le vite che avrei potuto avere, ma questo mi riporta esattamente dove sono: con la testa tra le favole!
E voi, quante vite diverse avete generato con le vostre scelte di questa vita?
Bel post, molto interessante 🙂
Devo dire che mi sono sempre immedesimata in Helen di “Sliding doors”, ma forse adesso comincio a capire che le scelte che ho fatto erano le uniche che mi avrebbero portato a ciò che sono adesso… e lo accetto con serenità 🙂
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Credo che il segreto per essere sereni e felici sia proprio quello che dici tu, accettare quello che ci è accaduto perché ci ha portato dove siamo con tutto quello che di bello ci sta nelle nostre vite e cmq la possibilità di evolvere sempre!
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Vero…
Un abbraccio!
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