La nostra casa è in qualche modo un’estensione del nostro sé, quello che scegliamo di mettere nella nostra abitazione, il tipo di mobili, gli oggetti d’arredo, i colori che scegliamo, tutto in qualche modo ci rapprensenta.
Dunque, come arrediamo la casa è una manifestazione del nostro sé e rappresenta il nostro movimento psicoespressivo.
Purtroppo spesso gli oggetti vengono scelti, quando un io è debole, per il loro valore in termini sociali e di potere.
Secondo Fromm viviamo in una società in cui ciò che si possiede assume il valore di «simbolo di rango sociale, una dilatazione di potere, insomma, un sostegno dell’io» (Fromm, 1977).
In un articolo che ho letto si parla della «simbolic self-completion» vale a dire la completezza del sé simbolica. Secondo questa teoria, le persone che cercano di definire a pieno se stessi, nel momento in cui ancora non riescono a farlo, ricercano negli oggetti una rappresentazione di se stessi in cui rispecchiarsi, attraverso cui darsi valore, quel valore che ancora non riescono a percepire autonomamente dentro di sé.
Permettersi invece di essere se stessi fino in fondo ci libera da scelte dettate da bisogni di sicurezza e riconoscimento da parte degli altri, attraverso il valore degli oggetti posseduti, ad esempio nell’arredo della casa.
Un’idea originale e utile che ho trovato grazie al suggerimento di un’amica, è lo PSICO DESIGN un metodo elaborato da Ernestina Rossotto, insegnante, psicoterapeuta e formatrice.
La Rossotto afferma che “Psico Design” è: “una corrente di pensiero che fonde arte, psicologia e design con risultati sorprendenti sugli spazi e sulle persone”.
Nel manifesto di pensiero dello Psico-design viene evidenziata l’importanza di considerare gli aspetti psicologici e relazionali nell’arredamento. Conoscere se stessi è fondamentale se si vuole arredare una casa che ci faccia stare bene, per poter colorare gli spazi e riempirli di un arredamento che ci consenta di incrementare il nostro benessere perchè in armonia col nostro modo di essere.
Nel sito della Rossotto è possibile leggere informazioni sul significato psicologico dei materiali che è possibile utilizzare nell’arredo come pure dei colori.
Quello che mi sta più a cuore affermare dopo questa riflessione sul valore che talvolta possono assumere gli oggetti se non siamo in armonia con noi stessi e sull’importanza che invece ha un arredo in armonia col nostro sé, è che capire se stessi fino in fondo è la fondamentale variabile per il benessere. Vivere la propria verità. Aumentare giorno, dopo giorno, la propria autoconsapevolezza.
Capire e vivere in armonia col proprio movimento psicoespressivo è tutto quello che possiamo fare per stare davvero bene.
Certo può non essere affatto semplice. Tuttavia abbiamo molti indicatori ad aiutarci. Anche gli oggetti di cui ci circondiamo nella nostra abitazione, le loro caratteristiche, tutte le componenti dell’arredamento della nostra casa raccontano chi siamo e possiamo fermarci un momento a riflettere su di loro per avere un pezzettino in più di consapevolezza su di noi.