Affido la possibiltà di evoluzione e cambiamento all’uso di uno strumento molto bello ed efficace: le fiabe.
Ascoltare un racconto e narrare, inventando una storia o una parte di essa, sono azioni che veicolano la conoscenza di sé, la comprensione di aspetti che ancora non riusciamo a cogliere a pieno, supportano la mente ad aprirsi a nuove soluzioni, alternative a quelle per noi usuali. La fiaba concede di aprire la mente e vivere con l’immaginazione un “finale diverso”, reinventato, più giusto per noi. Una volta avvenuto questo processo mentale, sarà poi possibile ricercare il proprio “lieto fine” anche nella vita reale.
La fiaba permette di arrivare a raccontare, senza alcun apparente sforzo, ciò che veramente siamo e la situazione in cui ci troviamo, con tutti gli aspetti di difficoltà e le risorse che viviamo. Consente un raccontare protetto dalla metafora della narrazione.
Non “interpreto le fiabe” svelando chissà quali arcani misteri, perchè, non fornisco soluzioni preconfezionate. Sta alla persona che narra la propria fiaba, arrivare pian, piano a comprendere, attraverso la storia, quel che non riusciva a dire neppure a se stessa, a volte questo processo di comprensione è più breve, altre un po’ più lungo, altre ancora determina la necessità di inviare ad uno specialista in psicoterapia per un analisi profonda e prolungata. L’importante è, quando necessario, iniziare, poiché da ciascun “C’era una volta..” derivano storie di grande cambiamento.
Hai appena letto il post sulla creatività del secondo martedì del mese.