Tanti piccole palline colorate che, delicatamente pennellate, appaiono come batuffoli introducono nel libro dopo averlo aperto. Già solo questo è estremamente invitante.
Le immagini trasportano in un ambiente fatto di casa e d’infanzia, di giochi, libri, semplicità di azioni e complessità di fantasie bambine che possono passare ore e ancora ore con dei cubetti colorati, o con un cane di peluche, o un vestito della mamma, saltando dall’una all’altra attività seguendo una logica che i grandi non possono capire.
La storia ha la magia delle protezione di ciò che accompagna ripetendosi. Mette voglia ai bambini di ascoltare ancora e ancora una volta, perchè, vista la semplicità, è invitante da imparare e ridire.
E’ una famiglia con l’animale più mamma delle mamme: una gatta. Mamma gatta che vuol mettere a dormire i suoi gattini. Tuttavia, i suoi cuccioli, come i nostri, non hanno molta voglia di mettersi a nanna.
Come i bambini, anche i gattini, sfuggono in ogni modo che la fantasia suggerisce. Senza neanche un’idea precisa di fuga, perchè, proprio come nei bambini, non c’è l’intenzione di far apposta, ma solo la meraviglia verso ogni cosa del mondo che fa scattare sempre un nuovo desiderio, che fa inseguire sempre un altro gioco e poi un altro ancora.
Ecco cosa c’è in questa piccola storia di Pamela Duncan Edwards, illustrata da Rebecca Harry di Emme edizioni: la rassicurante quotidianità, la protezione dei gesti e delle parole che si ripetono e poi c’è la meraviglia di un gioco, di un’idea, di un desiderio che solo una mente bambina sa cavalcare senza sosta anche quando sarebbe “semplicemente” ora di dormire.
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