Oggi me ne è tornato alla mente un altro di post, scritto sempre due anni fa, quando scoppiò il caso “quattrenni e masturbazione”.
Oggi mi è venuta voglia di condividerlo di nuovo su movimento psicoespressivo, perché trovo che la ricerca di un’armonia con se stessi non possa prescindere anche da temi come questi.
Eccolo qua, dall’archivio di molte riflessioni che ho incartellato negli anni, in questo caso correva il mese di giugno dell’anno 2015, ma a conti fatti potrebbe essere l’altro ieri 😦
La settimana scorsa mia madre arriva tutta allarmata portandomi a vedere un volantino che le avevano distribuito durante la messa, in chiesa, dove le persone si fidano e si affidano, quindi ha considerato che il volantino dicesse il vero.
Leggo il volantino che dice che si starebbero diffondendo queste
cosiddette teorie gender e che l’
oms prevede di insegnare
educazione sessuale nelle scuole, con delle linee guida. Seguono delle frasi brevi di grosso impatto, tipo quella che dice che la linea guida per i
bambini di
4 anni sarebbe:
masturbazione infantile.
Mi insospettisco.
Trovo troppo strano che l’OMS preveda qualcosa del genere. Mi sembrano frasi buttate lì tipo slogan, inizio a domandare e a a fare ricerche.
Scrivo su gruppi facebook di colleghi psicologi per domandare loro se conoscono documenti ufficiali dell’OMS in merito.
Come mi sono potuta rendere conto e come sottolinea il post sul sito dell’ordine degli psichi, il documento dell’OMS sull’educazione sessuale è un tantinello più ampio dello: 0-4 anni: masturbazione infantile.
Sul documento dell’OMS son descritte dettagliatamente tutte le tappe di crescita dal punto di vista dell’educazione sessuale riguardanti prima il bambino, poi il ragazzino, infine l’adolescente. Per ciascuna fase riportano quali siano i comportamenti e i vissuti che abitualmente vengono messi in atto.
Per evidenziare come la sola frase estrapolata stravolga il senso, riporto un estratto del documento:
Dopo averlo letto ho tirato un bel sospiro di sollievo come mamma e come professionista.
Per fortuna le informazioni del volantino erano sbagliate, o meglio travisate. Resto preoccupata del fatto che vengano diffuse.
Concludo con un pensiero del 23 febbraio 2017: spero che di notizie simili non se ne diffondano più e invece l’apertura di pensiero al poter essere se stessi con tutte le proprie sfaccettature possa diffondersi sul serio.
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