Il 21 giugno è la giornata internazionale dello yoga. In tutto il mondo l’evento è celebrato in molti modi differenti.
Come psicologa riconosco l’importante valore dello yoga per il benessere psicologico di chi lo pratica.
Molte persone testimoniano di quanto lo yoga le aiuti ad abbassare i livelli di ansia, incrementando la sensazione di benessere.
Come mamma porto la mia personale testimonianza di quanto mi faccia e mi abbia fatto bene praticarlo sin dalla gravidanza. Attenzione però: è sempre importante essere seguiti da un insegnante, diventa assolutamente necessario in gravidanza per svolgere l’attività in sicurezza e tranquillità.
Per festeggiare questa giornata racconto una sequenza yoga a me molto cara:
Sono molto affezionata a questo insieme di posizioni yoga perché l’ho appresa durante il periodo della mia gravidanza.
Si trovava tra quelle suggerite in un corso di yoga prenatale.
Non so voi, ma per me la gravidanza è stata una prova fisica e spirituale veramente grande. Una trasformazione in tutti i sensi.
Eseguire queste posizioni yoga ogni giorno mi aiutava attraverso l’esercizio fisico a stare bene anche psicologicamente.
Come dicevano gli antichi: mente sana in corpo sano!
Si incomincia con la posizione della preghiera della montagna stando in piedi con le mani giunte:
si prosegue con una posizione dal nome molto affascinante: lo stiramento paradisiaco.
Ispirando si allargano le braccia volgendo lo sguardo al cielo, o al soffitto ;o)
Poi ci si accovaccia lentamente divaricando leggermente i piedi verso l’esterno, si mettono le mani in posizione di preghiera e si spinge delicatamente con i gomiti sulle ginocchia. Il nome di questa posizione è il tocco della terra
Restando accovacciata si appoggiano le mani a terra e si stende la gamba sinistra. Questa posizione si chiama il mezzo accovacciamento
A questo punto si sposta in avanti la gamba fino a inginocchiarsi sul pavimento e si aprono le braccia. Questa posizione è chiamata: l’alzata
la prossima posizione mi ha sempre messa un po’ in difficoltà, biosgna abbassarsi e portare le mani sul pavimento, portare il piede leggermente avanti in linea con le mani. Il nome di questa posizione è: l’affondo dondolante
A questo punto si poggiano entrambe le mani e le ginocchia per la posizione del gatto
Ci si siede poi sui talloni per la posizione del fulmine
Da questa posizione si fa una torsione del busto portando le mani sul lato destro (e poi su quello sinistro) poggiando a terra la mano del lato verso cui ci giriamo, si chiama torsione del saggio
Si riprende poi la posizione del gatto illustrata in precedenza e si passa allargando le ginocchia e appoggiandosi sugli avambracci alla posizione della sfinge:
dopodiché si torna nella posizione del gatto e si ripercorrono, con la gamba opposta, le posizioni: affondo dondolante, alzata, mezzo accovacciamento per poi passare al tocco della terra di nuovo allo stiramente paradisiaco per terminare come abbiamo iniziato: la preghiera della montagna.
Si tratta di una sorta di circolo di posizioni che ritornano alla posizione iniziale. Un po’ come la ciclicità della terra.
Il bello dello yoga è che appunto unisce il benessere fisico e quello mentale perché ogni posizione regala un momento di concentrazione e di rilassamento mentale anche grazie alla respirazione, importantissima durante tutti gli esercizi. Ovviamente è sempre bene, soprattutto per chi inizia, ma in generale e a maggior ragione in gravidanza essere seguite da un insegnante qualificato.
Hai mai provato a fare yoga?